Anche se siamo adulti ci sono senz’altro delle morti nei cartoni animati che in qualche modo ci hanno seganti. I cartoni giapponesi degli anni 80 o quelli della Disney prevedono la morte come fattore narrativo ed educativo nello storytelling. È un fattore curioso perché mediamente le nuove tipologie di cartoni animati non prevedono la morte e ancor di più non prevedono la serialità con una storia che inizia e finisce dopo la strutturazione di una trama: non utilizzano l’impianto del “viaggio dell’eroe” che invece, nei cartoni della scorsa generazione, hanno regalato morti celebri e struggenti entrate nella memoria collettiva di buona parte di noi.
Anche se sono solo cartoni animati ci hanno fatto emozionare e ci hanno obbligati in qualche modo a misurarci con il lutto e il distacco, anche se attraverso un media dedicato ai più piccoli.
La dipartita di alcuni personaggi celebre dei cartoni animati degli anni ’80 è rimasto nella storia, tanto che sui social ancor oggi si glorificano le giornate in memoria.
Ma quali sono queste trapassi rimasti mitici?
Eccone alcuni:
Lady Oscar – Oscar François de Jarjayes , comandante della Guardia Reale Francese a servizio di Maria Antonietta, muore il 14 luglio durante la presa della Bastiglia. Abbiamo pianto due volte in quel cartone: il giorno prima con la morte dell’amato Andrè che viene colpito a morte da una pallottola e il giorno dopo, quando Oscar cade sotto i colpi della guardia reale essendo passata dalla parte del popolo. Un evento che tutt’oggi viene ricordato soprattutto su twitter con una serie di post in memoria della paladina della libertà.
Gaston “La Bella e la Bestia” di Walt Disney – Disney anche nelle produzioni più aggiornate non trascura di mostrare la morte di alcuni personaggi chiave. In questo cartone Gaston, il cattivo, al termine della lotta con l’eroe cade nel vuoto, non senza aver sferrato l’ultimo colpo mortale alla Bestia. Una gran brutta fine.
Il Re Leone – una morte drammatica che ha colpito tantissimi spettatori nel profondo: il papà di Simba- Mufasa, nel tentativo di mettere il salvo il figlio, viene investito e ucciso sotto gli zoccoli di una mandria di gnu spaventati. Una scena epica e tragica che mostra l’inutilità degli sforzi del piccolo Simba di animare il cadavere del padre. Una tragicità pari solo alla morte della mamma di Bambi.
Il fidanzato di Mimi Ayuara – nel mitico cartone dedicato al sacrificio e all’allenamento per raggiungere le vette olimpiche della pallavolo, Mimi Ayuara aveva un fidanzato che, paziente, l’aspettava al ritorno da ogni partita vendendo frutta e verdura. Bene, l’unica volta in cui lui corre da lei per vederla trionfare, casca col furgone in un burrone e muore, proprio quando tutto si metteva per il meglio. Esattamente come nella vita.
Inside out – Bing Bong è il personaggio di fantasia- un elefantino rosa che piange caramelle – creato dalla memoria di Riley, la protagonista. Si trova ad aiutare Gioia a risalire oltre la valle dei ricordi perduti. Per farlo si sacrifica e fa volare Gioia verso l’alto, da sola, scendendo all’ultimo secondo dal trabiccolo volante che hanno costruito. Lui resterà lì, destinato a scomparire e ad essere dimenticato per sempre. Impossibile non piangere pensando a tutti gli animali di fantasia che con l’età adulta non ricordiamo più.
Up – è la storia del mitico vecchietto che non vuole lasciare casa e la fa volare grazie a dei palloncini. Nelle scene iniziali seguiamo lo snodarsi della sua vita fino alla morte della moglie che viene raccontata con una delicatezza assoluta, ma struggente.
Candy Candy e la morte di Anthony – Antony è il bel ragazzo biondo dagli occhioni azzurri innamorato di Candy che muore tragicamente dopo una caduta da cavallo. Una dipartita tragica che ancora è ricordata da chi, in quella generazione, ha fatto di Candy lo stereotipo distopico comportamentale della crocerossina. Un dramma sotto molteplici punti di vista.
E tu, hai nel cuore la morte di un personaggio che ha segnato la tua infanzia? È stata una perdita in qualche modo formativa?
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