La cremazione è una pratica sempre più comune e molte persone decidono di avvalersi dello spargimento delle proprie ceneri rispetto a una più classica tumulazione. Per fare questo però è necessario conoscere alcune importanti norme di regolamentazione della pratica.
Innanzitutto questa pratica deve essere espressamente dichiarata da parte del de cuius (ovvero il defunto). Questa avviene in forma scritta dietro autorizzazione dell’Autorità preposta (Ufficiale di Stato Civile) che garantirà le volontà del defunto indicando l’esecutore incaricato.
La dispersione delle ceneri può avvenire in acqua, aria o terra. Quest’ultima pratica però può avere delle restrizioni, infatti l’inumazione delle proprie ceneri con conseguente rilascio delle stesse nel terreno deve essere sempre autorizzato dall’Ufficiale di Stato Civile. In alcune regioni invece, come nel caso della Lombardia, l’inumazione delle urne è del tutto vietata.
Il luogo di dispersione delle ceneri viene indicato dal defunto nelle ultime volontà, in caso contrario viene individuato dal coniuge o in assenza di tale, dai congiunti di pari grado. Lo spargimento deve sempre avvenire senza creare danno all’ambiente circostante, per questa ragione se il luogo indicato è di proprietà altrui è necessario chiedere prima il permesso. Se ci sono più proprietari tutti dovranno dare il proprio consenso, all’unanimità.
Nel caso in cui il luogo designato sia di proprietà del defunto e successivamente dell’erede designato, quest’ultimo dovrà acconsentire allo spargimento delle ceneri, sia per gratitudine, sia per disposizione del testamento.
La dispersione è vietata nei centri abitati così come definito dal Nuovo Codice della Strada.
Se l’affido o la dispersione indicate nel testamento riguardano uno Stato estero si procederà con un accordo internazionale ratificato dalla regione (Stato), altrimenti si rilascerà un semplice documento di trasporto nel luogo di destinazione, osservando le leggi dello stato in questione.
La persona o le persone che potranno effettuare lo spargimento delle ceneri dovranno essere indicate precedentemente dal defunto, se questo non avviene sono legittimate a procedere nell’atto:
In caso in cui il soggetto indicato rifiuti il compito e il defunto non ha indicato un sostituto, saranno i familiari a farsi carico dello spargimento delle ceneri dietro autorizzazione dal comune.
L’esecuzione della dispersione delle ceneri può avvenire dopo un certo periodo dell’anno o in una data decisa preventivamente dal defunto. In attesa dello spargimento le ceneri possono essere custodite da una persona indicata o presso il cimitero.
In caso l’esecutore prolunghi o si disinteressi dello svolgimento del compito affidatogli la legge italiana prevede la dispersione presso un cinerario comune.
Lo spargimento delle ceneri è un rito di conclusione del lutto che può aiutare i familiari del defunto a celebrare la persona cara nelle sue ultime volontà, dopo il rituale della cremazione. Abbiamo affrontato il tema della cremazione in precedenza, raccontandone le origini e alcune curiosità a riguardo.
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